martedì 30 novembre 2010

MAFIA è :

A = aberrazione, aridità, avidità

B = barbarie, bluff, buio

C = cancro, cecità, confusione

D = degrado, disperazione, dolore

E = ebetismo, egoismo, esclusione

F = fango, fanatismo, fuga

G = gelo, giogo, groviglio

H = ha l’amaro in bocca

I = ignoranza, infamia, inganno

L = lacerazione, lezzo, livore

M = malattia, maledizione, miasma

N = naufragio, nausea, negazione

O = onta, orrore, oscurità

P = paura, perdizione, piaga

Q = quintessenza di meschinità

R = rabbia, raggiro, ripugnanza

S = sangue, smarrimento, servitù

T = tenebra, tirannia, tormento

U = umore nero

V = veleno, viltà, volgarità

Z = zero in libertà

Fidenza, 30.11.2010 Franco Nardella

Non sono le solite parole con le quali indichiamo le peculiarità o gli atti criminosi delle “mafie”.

Associazione a delinquere, droga, appalto, criminalità, corruzione, rapimento, riciclaggio, omicidio, pizzo, omertà… esprimono, senza ombra di dubbio, i tratti caratteristici delle organizzazioni malavitose e ad essi facciamo riferimento quando vogliamo definire compiutamente azioni e atteggiamenti “mafiosi”.

Cosa nostra, Camorra, N’drangheta, Sacra corona unita richiamano alla mente concetti e termini che, entrati a far parte ormai da lungo tempo dell’immaginario collettivo e del lessico comune, ne rivelano in maniera esaustiva i caratteri essenziali, ma non l’intimo modo di essere e di proporsi.

Nessuna pretesa di stravagante originalità o di chimerica inventiva; quelle in elenco sono voci ed espressioni che sgorgono dal profondo: sottolineano sentimenti, moti dell’animo, paure, convinzioni, sensibilità che solo l’interiorità riesce a scovare e svelare.

Franco Nardella

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